(G.p) Sono passati cinque anni dalla tragica dipartita di Roberto Scocco, uno dei primi cantautori della storia della musica alternativa, molto amato dai giovani militanti missini e nazional-rivoluzionari.
Il beneventano Davide Scarinzi, antico sodale di Generoso Simeone e presidente del comitato Campo Hobbit 40 ci traccia un breve seppur intenso ricordo di Roberto Scocco che pubblichiamo volentieri e per intero.

Era uno di NOI, Roberto.
L’avevo ascoltato e conosciuto a Campo Hobbit 77, dove aveva deliziato tutti con quel suo cantare forte e intenso: con quella Voce un po’ stridula che diventava incalzante, nota dopo nota.
E nell’anima mi è rimasto quel suo pezzo indimenticabile “contadino" dove cantava l’amore dell’Uomo verso la Terra, delle Radici che affondano nella Tradizione.
E per Noi che a Campo Hobbit scoprimmo Lorenz, l’Ecologia e fantasticammo con gli Hobbit innamorandoci della Terra di Mezzo, Roberto fu il Cantore INDIMENTICABILE dei nostri Sogni; del nostro tentativo di vivere fuori dal consumismo cercando nel rapporto con la Natura una nuova dimensione. In tanti lo fecero: io tra quelli.
E quando mi ritrovo in orto e giardino non posso non pensare a Roberto e alla sua struggente canzone: e il Cuore trema.
Ciao Roberto! E da lassù fa’ che il nostro Agire quotidiano sia degno del tuo cantare!