Continua la battaglia della memoria al liceo classico di Sora. Da una parte un'insegnante antifascista, Paola Serra, dall'altra il leader di Lotta studentesca, Umberto Martucci, che gode del sostegno incondizionato del movimento giovanile di Forza Nuova:
Il nucleo locale e provinciale di LS rivolgono la massimo solidarietà a Umberto Martucci, il quale nella giornata di ieri è stato “attaccato verbalmente” davanti a circa trecento persone e con la presenza dei docenti dall’odio di chi tanto sbandiera la democrazia ma che poi non rispetta il pensiero altrui. Inoltre nel pomeriggio di ieri una professoressa del Liceo classico V. Simoncelli ha addirittura postato sul proprio profilo Fb "un’IstaStories" del ragazzo sopra citato, infangandolo e mettendolo in cattiva luce chiedendo addirittura provvedimenti. Siamo alla follia più totale: quando mai la scuola dovrebbe punire un ragazzo per aver messo una cosa che può piacere o non, ma che non rientra assolutamente nei canoni scolastici? Non bisogna dimenticare che la prof. in questione è la stessa che da anni propaga il suo terrorismo psicologico sulle menti dei ragazzi e la stessa che lo scorso anno, con l’occasione del ricordo delle Foibe, innalzò una sceneggiata comunista, fuori da ogni logica e da un minimo di ragionevolezza che ogni prof, si presume, dovrebbe avere. I ragazzi e ragazze di LS, insieme ai giovani di Forza Nuova, se le cose non dovessero attenuarsi, saranno pronti anche a presidiare l’entrata del Simoncelli, affinché episodi del genere non si ripetano più .
La professoressa resta convinta delle sue buone ragioni e stamattina rilancia:
Ai buonisti, ai difensori ad oltranza dei 'ma che vuoi, è solo un bimbetto", a chi per quieto vivere: il pargolo in questione è maggiorenne, o poco ci manca, e durante la proiezione del film faceva girare fra gli alunni il suo orribile post. Quindi, alla gogna ci si è messo da solo. Ora mi aspetto la solita indignazione di Quadrini [capogruppo FI in consiglio provinciale a Frosinone, ndb], Fiore e Gasparri, in ordine di grandezza. E perché no, anche un'altra stupida interpellanza parlamentare contro un'insignificante, ma abietta professoressa di Sora.Di un'interrogazione parlamentare dell'onorevole Gasparri fu in effetti oggetto la puntata precedente della "battaglia della memoria". Questa la cronaca del "Messaggero", all'epoca dei fatti, il 14 febbraio 2017:
Convegno sulle foibe interrotto: il caso finisce in Parlamento. L'on. Maurizio Gasparri, su segnalazione del consigliere provinciale Gianluca Quadrini, ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione su quanto accaduto il 10 febbraio al liceo classico Simoncelli di Sora. Era in corso un convegno sulle foibe organizzato per celebrare il Giorno del ricordo quando è accaduto l'imprevedibile. Almeno una professoressa si è alzata per contestare alcune affermazioni di un relatore ma, secondo la versione della stessa, non le sarebbe stata data la possibilità di parlare al punto che la situazione è degenerata. Il convegno è stato interrotto, la professoressa aggredita e sono scattate denunce e note disciplinari. L'incredibile episodio ha suscitato un vivace dibattito con versioni contrastanti. Per Forza Nuova, "la professoressa, nota per il suo credo politico e la sua inadeguata militanza all'interno delle aule del Simoncelli, accusa senza un valido riscontro di aver portato i simboli (di Forza Nuova, ndr) all'interno del proprio Istituto, addirittura di “aggressione”, scomodando anche in più riprese le forze dell'ordine". "E' stata davvero - replica Paola Serra, docente di Latino - una magnifica giornata con un comizio politico sulle foibe con intimidazione violenta di stampo fascista all'uscita della scuola da parte di uno sconosciuto con un tricolore sul bavero. L'incontro è stato organizzato da alcuni alunni che hanno contattato un tizio che non si è presentato. Ha detto poco e nulla sulla storia delle foibe e con un pittoresco accento ha iniziato una filippica contro i politici di sinistra ed i 5 Stelle. Il tutto allietato da manifesti sull'orgoglio italiano. Ho chiesto un contraddittorio e ho avvertito le forze dell'ordine".