
(A.c) Forza Italia nel Lazio non vuole saperne di fare passi in dietro ed accettare la candidatura di Sergio Pirozzi ed è pronta ad imporre agli alleati di centrodestra il proprio candidato alla presidenza della Regione Lazio, anche a costo di perdere le elezioni e di rinunciare ad avere nel Lazio liste forti e capaci di drenare voti anche per le politiche visto che ci sarà - notizia di oggi - l'election-day il 4 marzo.

POSSIBILI SCENARI - Un quadro, quello di Forza Italia che, nel caso dovesse realizzarsi, potrebbe avere conseguenze molto serie non solo nel Lazio: far convergere tutta la coalizione su un candidato non favorito dai sondaggi potrebbe avvantaggiare il governatore uscente Nicola Zingaretti o peggio ancora consegnare la regione ai pentastellatifacendogli centrare, per la prima volta nella loro storia, un obiettivo che hanno sempre mancato. Poi c’è l’ipotesi della spaccatura della coalizione e di una campagna elettorale che potrebbe rivelarsi “sbagliata” e creare non pochi problemi anche alle politiche, visto che le due elezioni verranno accorpate e si andrà a votare nella stessa giornata. Pirozzi ormai non è più nelle condizioni di potersi ritirare per approdare in Parlamento come vorrebbero da Forza Italia; la sua campagna elettorale è in una fase troppa avanzata, ha già inaugurato il comitato elettorale a Roma (vicino al palazzo della regione), preso impegni per la lista civica e dichiarato ufficialmente - e in troppe occasioni - che non si ritirerà perchè lui si chiama Sergio Pirozzi e «Sergio Pirozzi va avanti, fino alla fine». Quindi, una forzatura dei forzisti, a questo punto della campagna elettorale, potrebbe produrredue candidati della stessa area politica, provocando una sconfitta certa (e brutta) della coalizione e una possibile spaccatura del centrodestra, visto che con il sindaco di Amatrice s’è già schierato ufficialmente il Movimento Nazionale per la Sovranità di Gianni Alemanno e Francesco Storace ed è molto vicina la Legadi Matteo Salvini e quest’ultimi, difronte ad una scelta forzata, potrebbero non seguire Forza Italia.

LE PROSSIME ORE - Comunque, fino a quando non verrà ufficializzata la scelta di Forza Italia, tutto sarà possibile, anche se ciò dovesse avvenire nelle prossime ore. Oggi più di ieri, nel Lazio più che in Sicilia, la partita che si sta giocando non è assolutamente solo locale. In gioco c’è troppo per troppe persone e il futuro del centrodestra non verrà certamente lasciato nelle sole mani dei coordinatori regionali. Probabilmente - proprio perché la fase è delicata e complessa - ad indicare la via saranno i leader nazionali dei rispettivi partiti, probabilmente nel vertice programmato per domani tra Berlusconi, Salvini e Meloni. E allora tutto (o quasi) potrà ancora succedere. Anche riuscire a prendere parte a questa campagna elettorale.